La Radio.mondora

Sono diversi mesi che cerco di far fluire l'idea della Radio. Sono del pensiero che una radio sia uno strumento di aggregazione e sono convinto che potrebbe fare la differenza sia verso di noi all'interno che all'esterno.
La radio che penso mi serve per arrivare ad ottenere due risultati:
- quello di amalgamarci e farci conoscere internamente;
- quello di dare ai clienti o prospect un po' di conoscenza di quello che succede a noi (quindi un forte potenziale veicolo di marketing e promozione)
La Radio la vedo come un asset, come un luogo in cui vengono pubblicati dei contenuti. Per esempio il Giornale Radio deve avere solo notizie positive. Gli amici di Future Berry fanno già una collezione di notizie positive.
Sulla Radio ci possono essere dei programmi, come per esempio un AMA di chi vuole andare in onda (al posto che usare webex si usa la radio).
Nella programmazione si possono fare interventi quindicinali su temi particolari, come la UX, l'AI etc.
Rispetto all'impiego una radio potrebbe impiegare dei ciechi e quindi favorire anche una azione sociale differente.
Cosa ne pensi?

Francesco Mondora Mon 7 Jan 2019 10:57AM
si, la radio è una analogia. Ho bisogno di uno stream che vada realtime. La questione del disabile è un punto che rimane aperto: nello spirito di inclusività io preferirei che un disabile scrivesse software (proprio per l'uguaglianza).

Francesco Mondora Mon 7 Jan 2019 10:58AM
Sui diritti d'autore invece, bisogna solo versare alla SIAE un obolo di 1000€ all'anno.
Marco Bertoni Mon 7 Jan 2019 12:21PM
Per esempio @makkina Elena è una ragazza non vedente che scrive codice (e fa TEDx talks ;)) http://www.tedxassisi.com/speaker/elena-brescacin/
Auri Mon 7 Jan 2019 4:50PM
E se invece di una radio facessimo un mixcloud o una serie di podcast? Non ci sarebbe la pressione dell'on-air e la possibilità di prepare ( e fruire) contenuti quando ve ne siano di significativi

Francesco Mondora Mon 7 Jan 2019 6:46PM
Io penso che abbandono l'idea della radio. Sono circa 16 mesi che ci provo :) Ma alla fine non ne cubiamo. :slight_frown:
Alessia Tue 8 Jan 2019 12:18PM
Ciao, secondo me l'idea della radio è proprio una bella idea! E la proposta che ci sia una persona che possa seguire il progetto, la sua ossatura, forse allevia le perplessità legate ad una iniziativa che richiede sicuramente cura quotidiana e molto impegno. Che per farlo, poi, si riesca a mettere al centro il tema dell'inclusione delle diversità portando on board un/a collega disabile è un ulteriore elemento virtuoso. Personalmente, la vedo come una opportunità e, come tutte le oppotunità naturalmente porta con sé dei rischi. Credo però che la radio possa essere uno strumento importante per avere una immagine più nitida e coerente di chi siamo noi, per esprimerci, conoscerci, investire una parte del nostro tempo e dei nostri talenti in un progetto comune. Insomma, è un bell'esercizio di creatività e spirito di gruppo. Io vorrei provare!
Alessia Tue 8 Jan 2019 12:28PM
Personalmente ho già alcune idee, ad esempio, sulla filosofia; non solo questo, ma rispetto a temi scottanti per noi come l'AI, la radio può diventare lo strumento per approfondire conoscenze, entrare in contatto con altre persone.....e sulla musica, il timore di non gradire alcuni gusti musicali dei miei colleghi e delle mie colleghe, è superato di gran lunga dalla curiosità di scoprire cose nuove e anche
piacevoli! ;)
Carlo Porelli Tue 15 Jan 2019 9:11AM
La radio non mi aveva convinto fino in fondo, ma settimana scrosa all'ama di francesco mi sono convinto maggiormente.
Quanto potrebbe essere l'effort? quante ore di programma al mese? (senza contarne la preparazione?)
Marco Bertoni · Mon 7 Jan 2019 10:10AM
Una domanda: ma perché una persona non vedente e non una su sedia a rotelle? Personalmente penso che una radio sia molto impegnativa e molto anni '90. Perché non un podcast? Concordo sulle perplessità in merito ai diritti d'autore sulla musica, a meno che non si trasmetta solo musica open, per esempio: http://freemusicarchive.org/