Loomio
Sun 15 Feb 2015 7:12PM

5. RIFORMA DELLA POLITICA

RAS Rete a Sinistra Public Seen by 133

C’è bisogno di progettare e realizzare azioni concrete per migliorare il tasso di ‘chiarezza’ e legittimazione della nostra politica.

Il modello di democrazia rappresentativa basata su assemblee elettive, partiti, apparati pubblici è fallita: non è stata all’altezza delle aspettative egalitarie e di solidarietà civile delle proprie origini, facendosi distruggere dal capitalismo senza regole, dalla mercificazione globale.

La minaccia più forte che viviamo, oggi, anche nella nostra piccola regione Liguria, è la disaffezione della gente e lo svuotamento delle istituzioni, che non rappresentano più chi dovrebbero e che non sono trasparenti nel proprio funzionamento.

Il nostro compito, quindi, è quello di dare vita a pratiche che possano riavvicinare la politica al suo ruolo, come definito nella nostra carta costituzionale – non contribuire alla sua definitiva distruzione.

Su quali principi si devono costruire queste pratiche? Quali le proposte progettuali concrete possono discendere da questi principi?

LEGGI IL TESTO COMPLETO ONLINE E PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE.

RAS

Rete a Sinistra Sun 15 Feb 2015 7:14PM

  1. RIFORMA DELLA POLITICA Schema riassuntivo per la discussione nell'ambito "riforma della politica". Qui potete scaricare il testo completo in PDF.
ER

Emilio Robotti Mon 16 Feb 2015 6:09AM

Credo che so dovrebbe prevedere anche un codice etico per i candidati. Semplice, pochi articoli sulle cose fondamentali. Tanto per avere un impegno che gli elettori possano constatare, in seguito, se è stato rispettato. A prescindere dalla assenza di valore giuridico dell'impegno. Etica, morale, diritto, sono cose diverse.

GPO

Gian Paolo Orlandi Mon 16 Feb 2015 9:17AM

Forse è già stato detto - ed in questo caso mi scuso - ma il programma deve andare di pari passo con la proposta di un candidato Governatore ...
Senza un nome spendibile , riconoscibile , non andiamo da nessuna parte ....
La Paita può avvalersi della struttura del PD - la destra bene o male un nome lo tirerà fuori - e noi ?????

RAS

Rete a Sinistra Mon 16 Feb 2015 4:04PM

@gianpaoloorlandi sul candidato lavoriamo. Però corriamo per vincere e quindi non possiamo lasciare da parte la riflessione sul progetto complessivo, come scrivi anche tu. Qui ci ritroviamo per discutere del programma. :D

PR

Paola Repetto Mon 16 Feb 2015 11:57PM

Mi sembra un testo interessante. Segnalo la proposta di Maurizio Galeazzo nella discussione Politica e amministrazione. Mi sembra che abbia molte attinenze con i contenuti del documento.

R

Roberto Tue 17 Feb 2015 9:19AM

Non credo che si possa prescindere dalla questione morale .
Poi discutiamo di quant'altro , ma prima poniamoci come persone moralmente e politicamente ineccepibili.

FS

Francesco Scriva Tue 17 Feb 2015 11:32AM

Nel complimentarmi per l’organizzazione e le modalità scelte per scrivere il programma elenco le mie osservazioni prima di carattere generale sul programma e poi sul punto 5 Riforma della politica.

A. CONSIDERAZIONI GENERALI SUL PROGRAMMA

1) Forma del programma : Rispetto al testo on line per la discussione propongo che per ciascun titolo il testo finale debba essere più sintetico e composto da 3 punti separati e ben definiti :
− Principi generali (come già nel testo base)
− Analisi e criticità specifiche di competenza regionale (es. per il titolo opere pubbliche : gronda, terzo valico, ecc. o per ambiente: rifiuti, acqua pubblica)
− Proposte operative concrete e dettagliate (come già nel testo base ma di più) : esposte sinteticamente ma, ove possibile, con allegati i documenti operativi concreti (traducibili in emendamenti, Leggi Regionali, delibere, ecc.) o con esempi di best practice già attuati.

2) Contenuti del programma : leggendo i primi 2 testi base (territorio e politica) in alcuni passi non comprendo pienamente se si parla solo degli aspetti regionali o anche dell’organizzazione politica che sta dietro a questo programma.
Ritengo che le cose vadano inserite si, ma tenute distinte in modo da non creare confusione:
− da una parte le proposte per cambiare la regione sia come struttura organizzativa sia come azioni,
− dall’altra le indicazioni su come il movimento politico si organizza per gestire il programma.

B. Punto 5 – RIFORMA DELLA POLITICA
Come detto in precedenza pur essendo strettamente legati occorre chiarire meglio in alcuni punti se si parla della politica regionale come ente o come movimento di rete a sinistra.

1) TRACCIABILITÁ
− Delibere : sull’obbligo di spiegazione evidenzio che le delibere devono già essere obbligatoriamente motivate e rese pubbliche (sull'albo o sito dell'ente), se non lo sono la responsabilità è del segretario generale per le delibere o dei dirigenti per gli atti dirigenziali. Per non rischiare di bloccare gli uffici nella redazione degli atti è più opportuno concentrarsi sulla visibilità e sulla trasparenza all'esterno: propongo semmai la redazione di una sintesi mensile sulle cose più rilevanti sul sito dell'ente e/o sui giornali (comunicazione, fb, ecc) oppure come newsletter.
− Referendum approvativo : prima di attivare quanto indicato, propongo l'obbligo di inserimento all'Odg del consiglio regionale entro 3-4 mesi dalla presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare. Poi le altre proposte sono condivisibili anche se occorre fare una valutazione accurata sul quorum richiesto, perché se troppo di essere poco rappresentativo e di far solo perdere tempo ai lavori del consiglio.

2) INFLUENZA
- cambierei il titolo in INFLUENZA SULLE DECISIONI, che rende meglio.
- cambierei nome ad albo dei lobbisti che per i più ha un significato negativo, forse “gruppi di interessi”
- proposte condivisibili appieno ma per chiarezza propongo l’evidenziazione separata per i gruppi di interessi, per i politici e per i dirigenti regionali e delle società
- alla limitazione del numero dei mandati e cariche cumulabili aggiungerei anche delle deleghe

3) SOBRIETA’
- abolire o ridurre sensibilmente la struttura del consiglio regionale, vero e proprio doppione organizzativo rispetto agli altri uffici (quasi come due enti diversi)
- i dipendenti/dirigenti delle società pubbliche dovrebbero avere le stesse retribuzioni contrattuali dell'ente di riferimento
- pienamente d’accordo su tutte le altre proposte

4) PROSSIMITA’
- Proporrei di cambiare nome e renderlo più chiaro e semplice, così sembra un po’ snob, ricordiamoci che il programma si rivolge a tutti e deve essere sintetico e chiaro.
- Anche l’applicazione mi sembra un po’ troppo generica.

5) COOPERAZIONE
- proposta veramente ottima, cambierei nome in COOPERAZIONE ISTITUZIONALE
- segnalo solo la necessità di inquadrare chiaramente l’obbligatorietà (senza accordi istituzionali ogni ente può tirarsi indietro) e le materie oggetto degli incontri, oltre alle tempistiche e alle modalità di comunicazione all’esterno (quasi come Conferenza di servizi o accordo di programma)

LM

Luciano Michelon Sun 22 Feb 2015 7:24PM

Condivido la proposta di ‘Riforma della politica’.
Senz’altro da definire un codice etico per i canditati, non solo per il loro impegno con gli elettori, ma anche per impedire a personaggi in malafede, corrotti e comunque con altri fini di candidarsi in questa lista;
prevedere le primarie per la scelta dei candidati; in occasione delle prossime elezioni di maggio non sarà possibile, ma secondo me andrebbe stabilito come principio.

AV

Alessandra Vittoria Mon 23 Feb 2015 8:16AM

In linea di principio condivido il programma ma penso che si debba chiarire (e sgomberare ogni dubbio in merito) che si lavora esclusivamente in un'ottica ANTI CASTA. Nessuna valida linea programmatica, nessuna buona intenzione può essere recepita nel giusto modo dal pubblico e dagli elettori se non si libera l'orizzonte da questo pesante fardello che sa sempre di lottizzazione, di accordi trasversali, di vecchia politica.
Pertanto, oltre ai limiti di mandato e alla restrizione pesante dei costi della politica, degli stipendi degli eletti e l'abolizione o drastico contenimento dei vitalizi, ritengo si debbano scegliere candidati che non abbiano mai avuto in nessun modo e per nessuna ragione a che fare con giunte regionali precedenti (ma nemmeno provinciali e se comunali solo con un curriculum di tutto rispetto e che abbiano possibilmente militato in liste civiche di programma), che non abbiano maturato contributi e vitalizi vari come "impiegati della politica" che non siano dei riciclati dell'ultima ora, che non abbiano nella loro storia fatto patti e/o "compromessi storici".
Inoltre, solo risanando l'economia dell'Ente e delle strutture regionali possiamo immaginare di procedere con trasparenza e vero spirito pionieristico, ponendo al centro del movimento la qualità della vita dei cittadini e del territorio, gli interessi delle comunità, il lavoro, la difesa del patrimonio idrogeologico.
Cito una frase di Podemos: “La corruzione non è un problema di una proliferazione di massa di mele marce nei partiti che si sono divisi il potere, bensì di un modo di governare che bisogna correggere democratizzando l’economia. Quando popolari o socialisti reagiscono dicendo che approveranno misure anti-corruzione, è come se Al Capone convocasse una conferenza stampa annunciando che prenderà misure anti-mafia”.

SG

Stefano Gaggero Fri 27 Feb 2015 5:09PM

Potremmo valutare se aggiungere un punto per una legge sul diritto all'informazione dei cittadini sul modello anglosassone. L'altra faccia della medaglia è il generale obbligo di trasparenza in capo alle amministrazioni che già esiste. Però, non sempre le amministrazioni lo assolvono e non sempre le informazioni date sono facili da reperire o facili da decifrare. Sul secondo aspetto aiuta la proposta già scritta sulla tracciabilità. Sul primo aspetto potrebbe servire un portale unico per la trasparenza, dove sarebbe più facile usare metodi uniformi di trasparenza e potrebbe anche essere subito evidente quali amministrazioni regionali svolgono il loro compito e quale no?

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